Faenza, 12 marzo 2013

  «Abbiamo visto una crepa nella strada, si sentiva come uno scricchiolìo. Poi è venuto giù tutto». Trenta residenti sono rimasti isolati per il crollo di un ponte in via Monte Coralli. Si passa a piedi, ma non con le auto. Il collasso di parte della struttura (è venuta giù una ‘spalla’) si è verificato domenica pomeriggio attorno alle 15, nel primo tratto di via Monte Coralli provenendo da via Pergola.

I coniugi Gaddoni che risiedono in una casa a meno di cento metri dal ponte hanno visto tutto: «E’ successo all’improvviso», raccontano loro, che avevano già denunciato più volte in Comune lo stato precario del ponte, risalente probabilmente all’800. Come loro, ma più lontano, in un raggio di qualche chilometro, ci sono altre nove famiglie, per un totale di 30 persone sono rimaste bloccate: con l’auto non si passa. «Ci sarebbero — dicono i residenti — altre tre strade che arrivano in zona: una che scende dai Varnelli, ma è tanto dissestata da poter essere percorsa a dorso di mulo o con i trattori e la via Pideura, chiusa anche questa per una frana; entrambe sono di competenza del comune di Brisighella, oltre queste, c’è una strada vicinale, che è chiusa».

I residenti, domenica, dopo lo schianto hanno segnalato la cosa al Comune e ai vigili del fuoco. Da domenica dunque i residenti, per poter raggiungere le proprie abitazioni sono costretti a lasciare l’auto in uno spiazzo a poche decine di metri dal ponte e incamminarsi; c’è chi dista qualche centinaio di metri ma c’è anche chi deve percorrere dei chilometri prima di rincasare. «Oltre a noi — dicono i Gaddoni — ci sono tante altre famiglie; il posto è molto bello, però quando piove sappiamo che le strade diventano mulattiere e contavamo sull’unica via di accesso attraverso il ponte. Anni fa avevamo segnalato una serie di problemi al ponte: con le piogge nel rio scendevano interi pezzi del ciglio della strada». Nel 2008 i tecnici del comune preventivarono un intervento del costo di circa 350mila euro: ora probabilmente non basteranno. «Certo che così non possono lasciarci — dicono i residenti —. C’è chi ha bisogno di mezzi di trasporto perché ha i frutteti. Ma soprattutto, se dovessimo aver bisogno di un un’ambulanza, visto ci sono tanti anziani, o dei vigili del fuoco, da dove arriverebbero?»

fonte resto del carlino